domenica 28 aprile 2019

Una città cicalbile


In Europa ci sono esempi concreti di città ciclabili, una revisione culturale, organizzativa e infrastrutturale che deve coinvolgere cittadini, associazioni e i diversi settori dell’amministrazione che si occupano di mobilità: urbanistica, lavori pubblici, ambiente, polizia municipale, servizio mobilità.



Le nostre proposte sono:

  1. Formalizzazione di un Consulta Permanente della Mobilità Nuova, composta dai rappresentanti di tutte le modalità di spostamento (mezzi privati motorizzati, mezzi pubblici su gomma e ferro, bici, piedi) con funzioni di supporto alle decisioni in materia di mobilità. 
  2. Istituzione di un ufficio di attuazione del PUMS con personale dedicato allo di studio, monitoraggio, pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione di tutti gli interventi relativi a mobilità e traffico, comprese le azioni di mobility management. 
  3. Moderazione del traffico in tutti i quartieri residenziali, realizzazione di zone senza auto anche fuori dal centro storico e programmazione di un piano di interventi sistematici sui percorsi pedonali, riduzione del limite di velocità a 30 km/h nel centro urbano, con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 50 km/h per le strade le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali. 
  4. Realizzazione di percorsi ciclabili strutturali considerando anche soluzioni di nuova concezione come le ciclabili in sede stradale, evitando soluzioni che comportino la promiscuità ciclopedonale mettendo in conflitto queste due categorie di utenti della strada, nell’ottica della realizzazione di una rete efficiente (BiciPlan) con la giusta visibilità e riconoscibilità. 
  5. Adeguamento degli incroci e degli attraversamenti per dare continuità e scorrevolezza ai percorsi pedonali e ciclabili, prevedendo zone avanzate per ciclisti ai semafori e la possibilità ai velocipedi di circolare in ambo i sensi. 
  6. Introduzione nel Regolamento Urbanistico ed Edilizio dell'obbligo di depositi protetti per biciclette nei nuovi interventi; previsione di incentivi per i dipendenti che si recano al lavoro in maniera sostenibile e diffusione dei depositi protetti e portabiciclette nel territorio urbano. 
  7. Interventi di integrazione tra mobilità ciclistica e altre forme di mobilità favorendo l’intermodalità dei mezzi, la diffusione di posteggi per le biciclette, abbonamenti TPL agevolati. 
  8.  Riorganizzare lo spazio pubblico, assegnando spazi e risorse proporzionali alle effettive modalità di spostamento allo scopo di ridurre l’uso dei mezzi motorizzati privati al 50% degli spostamenti totali entro il 2025. 
  9. Promuovere ed agevolare il trasporto urbano delle merci in maniera sostenibile, in particolare via bike cargo.

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